Fondata un anno fa a Zurigo, la piattaforma è live da pochi giorni su iOS, Android e browser. Non serve alcun invito per entrare
Non ci sono soltanto i Big Tech come Facebook, LinkedIn e Twitter impegnati a lanciare prodotti concorrenti di Clubhouse. Dalla neutrale Svizzera è scesa in campo anche Angle Audio, una startup fondata nel 2020 a Zurigo da Matthias D. Strodtkoetter, Valerius Huonder e Matthias Karg per intercettare il trend dell’audio e della voce. L’omonima piattaforma ha pochissimi giorni di vita (il day one è stato il 30 marzo scorso) e dopo un anno di sperimentazione in beta è andata live in un periodo a dir poco affollato di competitor. A differenza di Clubhouse, Angle Audio è disponibile anche in versione Android e perfino su browser e non ha bisogno di inviti per accedere alla piattaforma.
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Angle Audio, come funziona
«Quello che vogliamo è dare agli utenti l’opportunità di sentirsi compresi e connessi e di imparare qualcosa di nuovo attraverso una reale interazione umana in conversazioni audio rilevanti – spiega il CEO Matthias D. Strodtkoetter – Con Angle miriamo a creare un’esperienza che lasci una sensazione di tempo ben speso». Al momento la startup di Zurigo è ancora in fasce e non può essere certo paragonata a Clubhouse, valutata pochi mesi fa un miliardo di dollari. Nelle scorse ore è addirittura circolata l’indiscrezione confermata da fonti interessate nella vicenda che nei mesi scorsi Twitter avrebbe trattato con Clubhouse per un’acquisizione monstre da 4 miliardi di dollari.
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Una volta scaricata l’app, Angle Audio permette di compilare un breve profilo dell’utente per poi passare alla selezione degli interessi principali (c’è di tutto, dalla politica al design). Come per Clubhouse si può entrare in stanze, ascoltare e intervenire su un tema, oppure lanciare un topic e diventare moderatori. L’interfaccia utente, va sottolineato, non è poi così diversa dall’originale. Al momento gli early adopter italiani non sono moltissimi, ma lo stesso si diceva a fine gennaio di Clubhouse.