In ricerca e sviluppo +7% di investimenti fino al 2025. E il venture capital verrà incentivato
Pechino punta alla supremazia nel campo dell’intelligenza artificiale. Come ha spiegato il Wall Stree Journal, ripreso da Engadget, i dettagli sono contenuti nella bozza del piano quinquennale con cui la Cina imposta la propria politica economica di ampio respiro. Colpita dalla guerra dei dazi imposta dall’ex presidente USA, Donald Trump, la Cina resta ancora una potenza globale, oltre ad essere tra i pochi paesi al mondo in cui l’emergenza pandemica sembra rientrata. Senz’altro anche questo elemento aiuterà il gigante asiatico a riprendersi dopo lo choc del coronavirus. In questa strategia di rilancio gioca un ruolo fondamentale il settore ricerca e sviluppo, in cui il governo di Xi Jinping conta di aumentare gli investimenti di almeno il 7% per ogni anno fino al 2025.
Cina: dominio tech
Il dominio sull’intelligenza artificiale servirà alla Cina non soltanto come arma di propaganda contro gli Stati Uniti, ma anche come strumento con cui affermare la propria potenza in politica interna ed estera. Le applicazioni dell’AI sono innumerevoli, dalle smart city fino alla telemedicina. Come sempre accade nel paese del Dragone, la mano pubblica sarà decisiva per spingere e governare gli investimenti nei settori giudicati strategici: tra questi rientrano senz’altro le startup, come ha spiegato il premier cinese Li Keqiang, annunciando un piano per aprire le porte a nuovo capitale di rischio che supporti le aziende più innovative.
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Cina-USA: una guerra a colpi di unicorni
Uno dei tanti modi per leggere i conflitti e la competizione agguerrita tra le due sponde del Pacifico è quello di analizzare l’evoluzione degli unicorni. Il termine è utilizzato per indicare tutte quelle ex startup che sono arrivate alla valutazione di almeno un miliardo di dollari. In questo campo il campionato viene giocato quasi soltanto tra Pechino e Washington (anche se pure l’Europa vanta le sue eccellenze). Dai numeri recenti di CBInsights, emerge che i primi due unicorni della top ten sono cinesi. Stiamo parlando di ByteDance (gigante da 140 miliardi di dollari e multinazionale che gestisce il social network TikTok) e Didi (valutata 46 miliardi di dollari e che, per intenderci, aveva vinto la battaglia contro Uber in Cina); completa il podio la SpaceX di Elon Musk. Già soltanto nei settori di interesse di queste tre società – social network, mobilità e trasporto aerospaziale – il contributo di potenziali innovazioni in campo AI è cruciale per continuare a crescere.