Al MISE si era occupato della legge sulle startup innovative durante il dicastero di Corrado Passera e di Industria 4.0
Stefano Firpo torna dentro i ministeri per occuparsi di innovazione. L’attuale direttore generale di Mediocredito italiano lascerà la propria posizione per accettare la proposta di Vittorio Colao di diventare capo gabinetto al ministero dell’Innovazione e della transizione digitale, uno dei dicasteri chiave del nuovo esecutivo in vista dell’arrivo delle risorse europee del Next Generation Eu.
E proprio contro il programma di spesa elaborato da Giuseppe Conte (il piano nazionale di ripresa e resilienza) si era scagliato duramente Stefano Firpo a inizio febbraio, dalle colonne del Foglio: “Non vi si trova delineato un quadro coerente di investimenti pubblici coadiuvato da un altrettanto coerente piano di riforme per abilitare e favorire gli investimenti privati in quest’area. Il piano si sostanzia in un insieme di numerose voci di spesa con qualche sparuto riferimento a interventi sul quadro regolatorio. Il rischio così è di produrre tanta spesa ma magri risultati, alimentando solo il nostro debito senza produrre crescita”.
Mio contributo su @ilfoglio_it sui capitoli che interessano innovazione e digitale nel #pnrr. Sintesi: troppa spesa, pochi investimenti, nessuna riforma in un quadro di interventi confusi e frammentati. pic.twitter.com/aFX1BA3Cy2
— Stefano Firpo (@StefanoFirpo) February 4, 2021
Insomma, se tanto ci dà tanto, Vittorio Colao avrebbe scelto uno che sul Recovery Plan la pensa esattamente come lui e che quindi intende fare tabula rasa di quanto elaborato sul tema dal passato esecutivo per approntare un piano di spesa ritenuto più puntuale e accurato sul delicato tema della digitalizzazione.
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Del resto, sono argomenti che Firpo conosce bene, avendo ricoperto per sette anni ruoli affine al Mise, dove è stato portato nel 2012 dall’allora ministro Corrado Passera per occuparsi della ben nota legge sulle startup innovative, ma anche del Piano Industria 4.0 fino alla direzione generale per la politica industriale, la competitività e le Pmi del ministero dello Sviluppo economico.