L’ultimo capolavoro degli svedesi di Tarsier Studio
Incubi a catena, senza alcuna possibilità di svegliarsi. L’abisso in cui siamo piombati ci vede piccoli e indifesi, mentre il lugubre ambiente che ci circonda pare schiacciarci, quasi fosse pieno di occhi puntati su ogni nostra mossa. Per parlare di Little Nightmare II, l’ultimo capolavoro degli svedesi di Tarsier Studio, non si può che partire dalla sceneggiatura che abbiamo avuto il piacere di vivere su Xbox Series S. Nei panni di Mono, un gracile e minuscolo bambino, ci siamo nascosti nell’erba alta e, rimanendo ben acquattati dietro una parete, abbiamo atteso che il mostro di turno voltasse l’angolo per lasciarci pochi istanti di via libera. L’essenza horror in Little Nightmare II si presenta come stealth minimal: la sola arma a cui fare affidamento è il nostro spirito di sopravvivenza, a cui aggrapparci in ogni istante.
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Little Nightmare: tutto troppo grande e spaventoso
Per chi non avesse giocato al primo capitolo, Little Nightmare II ci farà incontrare di nuovo la sua protagonista, Six, che però, in questo nuovo episodio, sarà soltanto l’utile NPC con cui affrontare il nostro viaggio tremendo. Mono la incontra subito dopo l’inizio del titolo, soltanto dopo essersi reso conto in che terribile mondo si è risvegliato. A causa del malefico segnale tv trasmesso da un’inquietante torre, tutte le persone sembrano cadute in uno stato di inquietante ipnosi, che deforma i volti e prosciuga l’anima. Uno degli aspetti meglio riusciti dell’esecuzione grafica in Little Nightmare II è proprio quella sensazione di debolezza perenne che ci affligge: il mondo è troppo grande e i nostri movimenti, per quanto svelti, ci fanno sempre sentire in difetto. Proprio come in un incubo, quando scappiamo da un mostro sulle nostre deboli gambe.
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Il gameplay
Il gameplay di questo videogioco non presenta particolari difficoltà. Sviluppato come un platform con alcune sequenze a scorrimento orizzontale, Little Nightmare II porta il giocatore a saltare, correre e, all’occorrenza, lanciare e spostare oggetti per far scattare trappole e superare ostacoli. In questa dinamica è fondamentale il rapporto di amicizia che instauriamo con Six. Grazie all’intelligenza artificiale che governa la nostra fidata compagna di viaggio, potremo procedere nella storia e farci aiutare in maniera decisamente spontanea, senza alcun aiutino. Ma la perenne angoscia che ci accompagna perderebbe tutta la propria potenza se Mono fosse davvero in grado di destreggiarsi con armi e a spostarsi con la stessa velocità di un soldato scelto.
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Armi pesanti (da afferrare)
In Little Nitghtmare II facciamo i conti con la fragilità di Mono, un ragazzino che non ha alcuna barra della vita. Basta un proiettile, o un colpo per morire e farci tornare all’ultimo check point (fortunatamente gli sviluppatori li hanno disseminati ovunque). Le stesse brevi sessioni di combattimento ci costringono a tenere premuto RT soltanto per mantenere in pugno un martello o un arma rudimentale che dovremo utilizzare contro i nemici. E attenzione: o la va al primo colpo o siamo morti. In questo frangente Little Nightmare II si scontra con il rischio frustrazione, soprattutto perché i combattimenti non avvengono in ambienti in cui bisogna difendersi o a destra o a sinistra. Direzione del colpo e tempismo fanno dunque la differenza.
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Atmosfera da brividi
Ci siamo soffermati sull’impressionante resa grafica del videogioco, che regala atmosfere inquietanti con personaggi che, se fissati troppo, ritroveremo senz’altro in qualche nostro incubo. L’altro aspetto decisivo nella buona riuscita di Little Nightmare II è l’audio: ci si rende subito conto che ogni movimento fatto da Mono genera rumore, anche minimo (come lo stropicciarsi delle foglie sotto i nostri piedini mentre camminiamo in una foresta oscura). Data la nostra situazione di vulnerabilità siamo spinti a fare più silenzio possibile, adattando una tecnica stealth indispensabile. Ogni oggetto che lasceremo a terra non starà lì fermo per forza, ma potrebbe rotolare e attrarre l’attenzione di qualche inquietante creatura. Abbiate sangue freddo e siate ordinati nei movimenti: gli occhi sono puntati di voi.