Piano da 150 milioni di dollari per informare la popolazione sull’importanza della vaccinazione
La prima a muoversi era stata Amazon qualche giorno fa. Con una lettera spedita al neopresidente USA, Joe Biden, il gigante dell’ecommerce si è messo a disposizione per vaccinare la cifra monstre di 100 milioni di persone entro i primi 100 giorni dell’amministrazione democratica. In queste ore anche Google ha fatto un passo avanti, aprendo i propri uffici e spazi tra Los Angeles, New York, San Francisco e Kirkland per sostenere la campagna vaccinale. La settimana scorsa gli USA hanno registrato oltre 400mila decessi per il coronavirus, superando la cifra di caduti tra civili e militari statunitensi nella Seconda Guerra Mondiale. Dopo un 2020 passato a sminuire la tragedia in corso – la linea di Donald Trump – la Casa Bianca ha rivoluzionato il proprio atteggiamento nei confronti della pandemia.
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Google: un piano da 150 milioni di dollari
Su Engadget è stata riportata anche la dichiarazione del CEO di Google, Sundar Pichai. «La pandemia ha colpito profondamente ogni comunità in tutto il mondo – ha detto – ha anche ispirato il coordinamento tra pubblico e privato». Ed è proprio su questo aspetto che il motore di ricerca più grande al mondo ha intenzione di fare leva, dando una mano alle autorità sanitarie e politiche. «Apriremo gli spazi di Google come siti di vaccinazione», ha scritto Pichai in un articolo pubblicato online. Proprio oggi, lunedì 25 gennaio, Google ha anche annunciato un piano da 150 milioni di dollari per lanciare una campagna di informazione ed educazione sull’importanza dei vaccini.
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Queste prime settimane di 2021 hanno registrato un forte attivismo da parte dei Big Tech. Dopo i tragici fatti di Capitol Hill, le società hanno deciso di prendere posizione su tante questioni, partendo dalla lotta alle fake news. In più si è registrata la volontà di dare una mano alla politica, ora che a Washington nessuno più nega l’emergenza.