Il Governo Conte è al lavoro per alcune (mirate) riaperture
Manca un mese alla vigilia di Natale e, mentre i numeri dei contagi permettono una cauta dose di ottimismo, la politica è già al lavoro per capire come gestire le festività. Dopo la Pasqua 2020 passata in lockdown e quarantena ferrea, l’appuntamento col Natale potrebbe essere vissuto con meno restrizioni se le cifre sui nuovi casi di coronavirus continueranno a calare. Il Governo Conte sarebbe già al lavoro su un nuovo dpcm per consentire agli italiani di ritrovarsi con gli stretti congiunti il 25 dicembre e Santo Stefano, ma confermando i divieti per quanto riguarda settimane bianche e veglioni con parenti di terzo grado (quelli che si vedono una volta l’anno). Ecco quali sono le ipotesi di cui si parla sulla stampa.
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Natale: si può
Le cene e i pranzi con i famigliari stretti potrebbero essere consentiti dal prossimo dpcm. «Questo Natale dobbiamo fare lo sforzo di essere davvero il meno numerosi possibile – ha dichiarato la sottosegretaria al ministero della Salute, Sandra Zampa – non è il numero in sé, ma più si allarga la cerchia di persone che non si frequenta abitualmente, maggiore è il rischio. Immagino che si possa dire cinque, sei persone al massimo tra gli affetti più cari». Su questo capitolo molto dovrà essere chiarito, soprattutto perché dipenderà dalla riapertura o meno degli spostamenti tra le Regioni. Al momento questa’ultima ipotesi non viene presa in considerazione.
L’altro capitolo su cui potrebbero esserci novità è quello dello shopping. Il Governo Conte vorrebbe estendere l’orario di apertura dei negozi e riaprire i centri commerciali anche durante i week end e i festivi. Per evitare assembramenti dovranno essere imposti ingressi contingentati. Il coprifuoco verrebbe esteso fino alle 23 e, soltanto per il giorno di Natale, fino alle 24 per consentire ai fedeli di partecipare alla messa. Bar e ristoranti potranno restare aperti anche con consumazioni sul posto: l’unica accortezza riguarda il numero di persone ammesse al tavolo (non più di quattro, secondo quanto si legge sulla stampa).
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Natale: non si può
In queste ore il settore del turismo sta facendo pressioni sul governo per riaprire gli impianti sciistici e gli spostamenti tra le Regioni. Ma è quasi certo che non avremo un secondo tempo invernale di quanto vissuto quest’estate, soprattutto a Ferragosto con discoteche piene e nessun obbligo di indossare la mascherina. Dunque niente settimane bianche, nè possibilità di fare feste con amici. Gli spostamenti tra le Regioni, come anticipato, potrebbero rimanere proibiti se non per le note ragioni di lavoro, salute e necessità.