Aspre polemiche per la bozza del documento in cui si dà potere alla polizia di identificare chi entra nelle case private nel tentativo di limitare le feste
Il Dpcm potrebbe congelare gite scolastiche, attività didattiche fuori sede e gemellaggi. Si tratta, da quanto si apprende, di una delle misure proposte dal governo di Giuseppe Conte nel corso della cabina di regia con le Regioni e gli enti locali nel tentativo di varare entro la giornata di oggi l’atteso provvedimento restrittivo. Per la precisione, l’esecutivo mira anche a sospendere gli sport di contatto, come il calcetto o il basket, a livello amatoriale, ma consentirli a livello dilettantistico, per le società che abbiano adottato protocolli per limitare i contagi.
© Viminale
Le novità del Dpcm
La ratio, viene spiegato, è non penalizzare chi per la ripresa dell’attività ha fatto investimenti e adottato protocolli, a partire dalle diverse federazioni sportive. Si tornerà ad accelerare sulle lezioni a distanza alle scuole superiori, per alleggerire la pressione sui trasporti: è la proposta avanzata dal presidente dell’Emilia Romagna e presidente delle Regioni, Stefano Bonaccini, nel corso della riunione con il governo a Palazzo Chigi. La proposta sarebbe stata condivisa dai presidenti di Regione anche se non è detto che il governo prenda una decisione oggi. Ma “il tema esiste”, spiega un ministro.
Leggi anche: Quando metto la mascherina? Compleanni in casa? La giornata tipo dopo la stretta
“Nel Dpcm andremo a inserire la previsione delle mascherine all’aperto che abbiamo già messo in termini generali nel decreto legge. Mentre è vincolante la norma sulle mascherine all’aperto, inseriremo una forte raccomandazione sulle mascherine all’interno delle abitazioni private in presenze di persone non conviventi. Non riteniamo di introdurre una norma vincolante ma vogliamo dare il messaggio che se si ricevono persone non conviventi anche in casa bisogna usare la mascherina”. È quanto avrebbe detto il premier Giuseppe Conte, secondo fonti di Palazzo, nell’incontro con le Regioni e i Comuni sul nuovo Dpcm anti contagio da Covid.
La polizia potrà controllare chi entra in casa?
Sta creando aspro dibattito politico il frammento di Dpcm pubblicato da alcuni giornali, secondo cui: “Nei luoghi privati il titolare, sia che trattasi di abitazioni familiari o sedi associative, può consentire l’accesso a un massimo di dieci persone diverse dal proprio nucleo familiare risultante dall’anagrafe comunale. Per assicurare il rispetto di tale prescrizione gli incaricati dalla pubblica autorità potranno in qualsiasi momento chiedere l’accesso e procedere alla identificazione dei soggetti presenti nell’immobile”.
© Viminale
Ufficialmente, l’esecutivo ha bollato tale documento come una fake news ma alcuni ministri, interpellati dalle agenzie di stampa, avrebbero invece confermato l’esistenza di una bozza di lavoro del Dpcm comprendente proprio tali proposte che sembrano esagerate in uno Stato di diritto, anche in piena crisi pandemica.