L’obiettivo è creare una sinergia tra le due città e il Governo e allo stesso tempo consolidare l’asse nord-ovest del Paese: una strategia che renderebbe ancor più forti Milano e Torino e, con esse, l’Italia.
Dopo giorni di attesa, il governo rompe gli indugi e candida il capoluogo lombardo come città ad ospitare il Tribunale europeo dei brevetti. E Torino, sarà la sede principale per l’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A).
Lo annuncia una nota della Presidenza del Consiglio che ha individuato Milano come città candidata ad ospitare il Tribunale Unificato dei Brevetti e Torino come sede principale per l’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A). Obiettivo: creare una sinergia tra le due città e il Governo e allo stesso tempo consolidare l’asse nord-ovest del Paese: una strategia che renderebbe ancor più forti Milano e Torino e, con esse, l’Italia.
Milano candidata per la 3° sede centrale del Tribunale unificato dei Brevetti
La scelta di Milano quale candidata per la terza sede centrale del Tribunale unificato dei Brevetti è una decisione strategica, in direzione di un ulteriore contributo italiano allo sviluppo e alla crescita dell’Unione europea. Sarebbe al fianco di Parigi e Monaco nel compito di registrare le nuove scoperte e soluzioni ideate nel campo delle scienze umane e del farmaceutico.
Dopo l’uscita del Regno Unito, per la Brexit, dal sistema del Brevetto Europeo ad effetti unitari e della Unified Patent Court, la sede centrale originariamente assegnata a Londra, e che si occuperà delle cause di nullità dei brevetti del comparto farmaceutico e Life Science, ricade su Milano, capitale italiana dell’innovazione, è sotto molteplici profili la candidata naturale a prenderne il posto. Milano è infatti la città dove vengono registrati il maggior numero di brevetti: il 24% dei brevetti italiani e in Regione Lombardia, il 32% dei brevetti italiani. È la sede giudiziaria in cui si concentrano in misura maggiore: oltre il 70% rispetto al resto d’Italia, le controversie in materia di brevetti, con conseguente alta specializzazione dei suoi magistrati, degli avvocati, dei tecnici coinvolti in tali controversie.
Torino, punto di riferimento per AI in Italia
Torino è stata invece scelta come sede principale per L’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A), il network che coordinerà le varie attività di ricerca in questo campo e che costituirà uno dei tasselli principali della strategia definita dal Ministero per lo sviluppo economico (MISE). Si tratta di una struttura di ricerca e trasferimento tecnologico capace di attrarre talenti dal mercato internazionale e, contemporaneamente, diventare un punto di riferimento per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale in Italia, in connessione con i principali trend tecnologici (tra cui 5G, Industria 4.0, Cybersecurity).
Per assicurargli competitività a livello internazionale, l’I3A dovrà contare, a regime, su un organico di circa 1.000 persone e su un budget annuo di 80 milioni di euro: Torino ne sarà l’hub centrale con 600 persone occupate ed opererà in stretta collaborazione con centri di ricerca nazionali e università. I settori principalmente coinvolti saranno quelli della manifattura e robotica, IoT, sanità, mobilità, agrifoood ed energia, Pubblica amministrazione, cultura e digital humanities, aerospazio.