Curioso l’esito del sondaggio portato avanti dal Parlamento europeo. Quasi otto connazionali su dieci non sono soddisfatti della solidarietà mostrata tra gli Stati membri durante la pandemia
Gli italiani sono il popolo che più di ogni altro nel Vecchio continente si è sentito abbandonato durante e dopo la crisi sanitaria del Covid-19. Lo rivela un sondaggio curato dal Parlamento europeo. Fin qui nulla di strano: del resto ricordiamo tutti la chiusura delle frontiere degli altri Paesi comunitari, il blocco, nel momento peggiore della pandemia, del materiale sanitario e sappiamo ancora bene che in Europa si continua a litigare sulla consistenza del Next Generation Eu, il fondo per la ricostruzione delle nazioni maggiormente colpite (venerdì e sabato i Ventisette leader torneranno a riunirsi in cerca di una soluzione). Ciò che sorprende, invece, è il fatto che questo malanimo non ha fatto nascere un sentimento antieuropeista. Anzi. Sempre più italiani ritengono che l’Unione europea dovrebbe avere più poteri per coordinare al meglio l’azione dei singoli Stati in casi emergenziali.
Il grido degli italiani: siamo stati lasciati soli
Gli italiani sono i più insoddisfatti tra gli europei per le misure prese dall’Ue per affrontare la crisi del coronavirus. È quanto emerge da un sondaggio Eurobarometro condotto dal Parlamento Ue. Secondo l’indagine, condotta a giugno su un campione di quasi 25mila cittadini in tutti gli Stati membri, il 65% degli italiani non ritiene soddisfacente quanto fatto fin qui da Bruxelles, contro una media europea del 46 per cento. In particolare, il 20% degli italiani si ritiene “del tutto insoddisfatto” delle misure Ue e il 45% “non molto soddisfatto”. Seguono greci (59% insoddisfatti), spagnoli e lussemburghesi (56%) e austriaci (55%). Quasi otto italiani su dieci (77%) inoltre non sono soddisfatti della solidarietà mostrata tra gli Stati membri durante la pandemia. Un dato secondo soltanto ai cittadini del Lussemburgo (79%).
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Circa due terzi degli europei (68%) concorda sul fatto che “l’Ue dovrebbe avere più competenze per far fronte a una crisi come la pandemia del coronavirus”. Un sentimento condiviso in larga maggioranza anche dagli italiani (78%). Secondo l’indagine, in tutti gli Stati membri ad esclusione della Repubblica Ceca (che registra comunque il 46% di risposte positive) la maggioranza assoluta degli intervistati si è detta favorevole a concedere più poteri a Bruxelles. Una posizione ampiamente condivisa soprattutto in Portogallo e Lussemburgo (87%), Cipro (85%) e Malta (84%), ma anche dai ‘falchi’ del Nord come Svezia (51%), Paesi Bassi (52%), Finlandia (53%) e Austria (56%).