“Oggi non abbiamo parlato molto dell’equilibrio tra prestiti e sovvenzioni. I quattro Paesi scettici hanno ribadito le loro opinioni”
Sarà molto difficile che l’Italia veda i soldi del Recovery Fund prima del prossimo anno. Angela Merkel lo aveva già detto qualche settimana fa, invitando al realismo il governo italiano, che pure scalpita per ottenere quei fondi, necessari per attuare le riforme e coprire le spese, immani, fatte nella lotta contro la pandemia. Lo ripete oggi, al termine di un Consiglio europeo terminato in un nulla di fatto. La strada per l’accordo si allunga e sebbene i sostenitori di quel Next Generation Eu si dimostrino un pochino ottimisti, lasciano intendere che gli aiuti economici non giungeranno prima del 2021. Una delle richieste avanzate dai Frugal Four capeggiati dall’Austria, peraltro, è proprio questa: non staccare alcun assegno nel 2020.
Cosa ha detto la Merkel
“Non credo che si possano versare i fondi già quest’anno”. Così la cancelliera tedesca Merkel a Berlino in conferenza stampa dopo la videoconferenza del Consiglio europeo, rispondendo al cronista che aveva chiesto se Stati come l’Italia potranno ricevere i finanziamenti europei per la ricostruzione prima del 2021. Il capo del governo tedesco ha sottolineato che l’iter è ancora lungo e complesso ed è necessario che tutti i Parlamenti nazionali prima ratifichino le decisioni che si prenderanno in Europa, affermando poi che sarebbe positivo se i Paesi potessero sapere di poter contare sui fondi da gennaio.
Angela Merkel
© Bundesregierung
Si discuterà poi sull’equilibrio grants – prestiti
Quanto alla fumata nera odierna, Merkel ha invitato a non farsi prendere dallo sconforto, in quanto già preventivata: “Era chiaro che non si sarebbe stata decisione, oggi c’è stato un primo scambio. Andremo avanti a metà luglio”. Quindi la cancelliera ha sottolineato che nel dibattito al Consiglio europeo sul fondo di ripresa e sul bilancio pluriennale sono state messe sul tavolo “aspetti positivi e punti critici”.
La cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron
© Eliseo
“La discussione si è svolta in un’atmosfera molto costruttiva”, ha aggiunto. La Germania si è spesa perché si arrivi velocemente a un’intesa in Ue, ha fatto sapere. Merkel ha citato la presidente della BCE Christine Lagarde e ha ribadito che “le implicazioni economiche della pandemia sono molto dure, siamo di fronte alla sfida più grande dalla Seconda guerra mondiale”. Quanto ai Frugal Four che non vogliono il Next Generation Eu di sovvenzioni: “Oggi non abbiamo parlato molto dell’equilibrio tra prestiti e sovvenzioni. I quattro Paesi scettici (Olanda, Austria, Danimarca e Austria, ndr) hanno comunque ribadito le loro opinioni”.