Nessuna troika per chi accederà al pacchetto di aiuti. E sul nostro debito la Commissione dice: “Non preoccupa, resta sostenibile e destinato a calare”
La Commissione europea, forse in modo irrituale, scende in campo. Nel campo in cui domani si disputerà la finalissima tra Italia e Olanda. Una vera e propria invasione del terreno di gioco dei ministri delle Finanze, continuando con le metafore calcistiche, perché sembra voler avvertire i Ventisette che, sebbene l’ultima parola spetti a loro, è stato ormai deciso che il MES sarà senza condizioni e senza commissariamenti per chi si avvarrà di questa linea di credito a interesse agevolato. Un altolà deciso indirizzato soprattutto al premier olandese Mark Rutte, capo dei falchi del Nord Europa nonché il capo di Governo meno propenso a eliminare dal contratto le opzioni a favore dell’ente creditore.
Cosa dice la Commissione sul MES
L’alt alle pretese olandesi sarebbe contenuto in una serie di documenti che la Commissione europea ha inviato all’Eurogruppo e al Fondo Salva Stati in vista della riunione di domani tra i ministri dell’Economia che saranno proprio chiamati a decidere la forma e la sostanza di questa nuova linea di credito. In più, le medesime raccomandazioni sarebbero contenute in una lettera del vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis e delcommissario responsabile dell’economia Paolo Gentiloni al presidente Eurogruppo Mario Centeno.
© Mário Centeno
Niente troika per chi accede al MES
L’impatto della pandemia «pone dei rischi per la stabilità finanziaria dell’Eurozona, ma allo stesso tempo la situazione economica è fondamentalmente solida» scrive la Commissione. In tutti i 19 Paesi della zona euro «i debiti pubblici sono sostenibili, si manterrà l’accesso ai mercati a condizioni ragionevoli, nessuno è in procedura per debito o deficit e per la BCE non ci sono problemi di solvibilità del settore bancario». Quanto al nuovo MES, il controllo sulle spese sanitarie, scrivono Dombrovskis e Gentiloni, avverrà senza coinvolgere la troika, vale a dire la triade formata da Commissione, BCE e FMI, come accadde invece con la Grecia.
Debito italiano ancora sostenibile
La Commissione europea ricorda poi agli investitori, ma soprattutto all’Olanda, « che, malgrado i rischi, il debito italiano resta sostenibile nel medio termine, anche grazie a importanti fattori mitiganti» come il profilo del debito, con scadenze medie a 8 anni che smorzano i rischi dei temporanei aumenti dei tassi. Quindi «anche se il debito si deteriora per la crisi del COVID-19, il rapporto debito/PIL nello scenario di base resta su una traiettoria di discesa nel medio termine».