Si va verso le 40mila istanze. ABI intanto chiede di accelerare garanzie per grandi imprese
Tra polemiche sui ritardi nei pagamenti e sulla complessità e farraginosità dell’accesso al credito, procede la richiesta di denaro da parte degli imprenditori alle banche. Arrivano le prime stime circa le domande presentate. Ma l’ABI, l’Associazione bancaria italiana, avverte che è necessario accelerare con le garanzie sulle grandi imprese.
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40mila domande per i prestiti fino a 25mila euro
C’è stata “un’impennata” del ricorso allo strumento dei prestiti fino a 25mila euro. Lo ha detto Stefano Cappiello Dirigente Generale Sistema Bancario e Finanziario – Affari legali del Ministero dell’economia e Finanze, in audizione alla commissione Banche precisando che la settimana scorsa erano appena 5.000 mentre «ieri nella conference call di aggiornamento il numero era già salito oltre 30.000 domande. In pochi giorni – ha sottolineato – c’è stata un’impennata».
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Dal 17 marzo al 27 aprile circa 40mila domande
Per la precisione, dal 17 marzo al 27 aprile sono arrivate al Fondo per le PMI 38.921 domande di garanzia ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti per i prestiti fino a 25mila euro. «Hanno generato – ha spiegato Cappiello – un importo di 3,6 miliardi di euro di finanziamenti, di cui circa 450 milioni di euro per le 20.835 operazioni riferite a finanziamenti fino a 25.000 mila euro, accessibili da meno di una settimana alla data della rilevazione».
ABI: accelerare garanzie per grandi imprese
L’ABI chiede di «accelerare l’attuazione» del decreto di garanzie a favore delle medie e grandi imprese attraverso la Cassa depositi e prestiti (Cdp). In audizione alla Commissione industria del Senato, il dg Giovanni Sabatini rileva come «tali misure si pongono come complementare rispetto alle altre misure specificatamente dedicate alla Pmi, in quanto riguarda il mondo delle imprese senza differenziazione dimensionale. La celere emanazione del decreto attuativo consentirà di attuare soluzioni positive come quelle che sono state realizzate in passato, durante la crisi finanziaria, attraverso appositi protocolli tra ABI e Cassa Depositi e Prestiti da prevedere normativamente». «Inoltre – conclude – proprio per l’importanza delle previsioni contenute nel suddetto articolo occorre aumentare in modo significativo la dotazione di risorse, oggi di soli 500 milioni di euro».
MEF: “Misure stanno funzionando”
Le misure per famiglie e imprese nell’emergenza covid (tra cui appunto i prestiti fino a 25mila euro) «stanno dando frutti tangibili, sebbene non si possa negare che vi siano state disfunzioni» ha aggiunto Cappiello del Mef alla commissione Banche. «Ma occorre tenere presente che la dimensione del fenomeno è enorme». «Ciò induce a ritenere fisiologico un certo numero di casi di malfunzionamento o anomalia che vanno immediatamente corretti, ma che, se esaminati in rapporto alle richieste, sembrerebbero attestarsi su percentuali contenute. Senza voler sminuire l’importanza di “fare di più” e tentare di risolvere ciascun caso».