L’esecutivo sembra avere accolto la raccomandazione dell’ISS a procedere con la massima cautela. Primo, graduale, ritorno alla normalità forse il 4 maggio, ma si temono atteggiamenti irresponsabili a Pasqua
Il terrore del Governo, riunito assieme al Comitato tecnico scientifico (secondo la formula del telelavoro, le immagini che vedete fanno riferimento alla riunione del 25 febbraio scorso), è che l’ansia di ripartire faccia ripiombare il Paese nei giorni più neri della pandemia, vanificando quanto fatto finora. L’economia italiana non può reggere altri lock down, la popolazione stessa è al limite della sopportazione. Quindi si vagliano le ipotesi, ma si vuole essere prudenti. Anche a costo di dividere in due la Fase 2.
La Fase 2 in due step
Avrebbe infatti preso quota l’ipotesi di suddividere in due step la Fase 2: il primo passo riguarderebbe le aperture per le attività produttive, rimettendo dunque mano al Dpcm dei codici Ateco, mentre il secondo interesserebbe una rimodulazione delle misure per spostamenti e uscite. Sarebbe questo, da quanto si apprende, l’orientamento emerso nel corso del vertice tra il premier Giuseppe Conte e i tecnici in vista della scadenza del “Serra Italia”. Scadenza prevista per il 13 aprile. In ogni caso, non sarebbero ancora state ipotizzate date e la linea ribadita sarebbe quella della “gradualità e prudenza”.
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Anche il secondo step della Fase 2 difficilmente sarà un “liberi tutti”. Anzi, con ogni probabilità riguarderà solo una parte della popolazione. Scartata l’ipotesi di un differimento per regione, che farebbe solo confusione, riproponendo lo scenario a macchia di leopardo visto con le chiusure, si va verso la possibilità di scaglionare sulla base delle fasce di età. I primi a uscire dovrebbero essere gli individui fino a 50 anni e poi a salire, tentando di tutelare il più possibile gli over-65.
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Ricciardi, tempi e modi della Fase 2 da decidere
“Serve ancora cautela in attesa che ci sia una significativa riduzione dei casi”, lo ha detto Walter Ricciardi, consulente del Governo sull’emergenza Covid-19, al termine della videoconferenza che si è svolta con il premier Conte e il Comitato tecnico scientifico. Ricciardi, che è anche rappresentante per l’Italia nell’OMS, ha spiegato che si è trattato di un “utile confronto” sui dati e sulle misure ma che al momento non è stata decisa alcuna data sui tempi delle aperture.
Fase 2 dal 4 maggio?
È quanto ipotizza invece il Corriere della Sera, anche se in merito non ci sono ancora conferme o smentite. “Soltanto a maggio – si legge – si potrà invece pensare a una circolazione più libera, anche se con molti limiti. E soltanto se – da un tempo congruo, come chiesto dagli scienziati – l’R0 sarà già prossimo allo 0. Non sarà comunque consentito stare in gruppo per strada oppure nei parchi, gli ingressi nei negozi saranno scaglionati, all’esterno da esercizi commerciali e uffici sarà ancora necessario fare la fila ad almeno un metro dagli altri. Niente eventi pubblici, feste nei locali chiusi o all’aperto, manifestazioni. E nella prima fase, niente bar e ristoranti”.
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Coronavirus: ISS, massima cautela su riaperture
Intanto, l’Istituto Superiore della Sanità, che pure inizia a essere cautamente ottimista nella lettura quotidiana dei bollettini, invita a procedere col freno a mano tirato. Qualsiasi raccomandazione arriverà dal Comitato tecnico scientifico e quale che sia la decisione del Governo, l’auspicio è che questa “sia improntata alla massima cautela”.
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Lo ha ribadito il direttore delle malattie infettive dell’ISS, Giovanni Rezza, rispondendo a una domanda sulla Fase 2 durante l’odierna conferenza stampa. Quando al vertice in videoconferenza con il premier Conte e il Comitato tecnico scientifico, il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha parlato di “riunione interlocutoria”: ci “sono in corso valutazioni” spetterà “all’autorità politica e al Cdm prendere le decisioni”.
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L’incognita di Pasqua
Il timore è che la gente non resista e provi a raggiungere le località di mare e montagna nel week end pasquale, complici anche le vacanze scolastiche dato che, seppur nella forma della teledidattica, le lezioni saranno sospese in molti istituti, seguendo il calendario tradizionale. Uno spostamento massiccio verso le seconde case potrebbe provocare una nuova impennata di casi.
Giovanni Toti
“In vista della Pasqua in Liguria ci sarà un dispiegamento straordinario delle forze dell’ordine per bloccare gli arrivi da extra Regione, di chi sconsideratamente volesse aprire la sua seconda casa. È una cosa vietata per legge e gravemente sanzionata”, ha già avvertito il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, nel punto stampa serale sull’emergenza Coronavirus, dopo un vertice con i prefetti e i sindaci dei Comuni capoluogo delle riviere di Ponente e di Levante.