Grafica Veneta stampa libri e produce mascherine. Ne ha fabbricate 4 milioni da donare gratuitamente ai cittadini dei comuni veneti
Sono tante le aziende che, in questo momento, hanno pensato di riconvertire la propria produzione, in parte o in toto, per aiutare il nostro Paese nella lunga battaglia contro il Covid-19. Tra queste, c’è anche Grafica Veneta, azienda tipografica di Trebaleseghe (Padova), che aveva già prodotto due milioni di mascherine e che ha lavorato duro anche in questi ultimi giorni per riuscire a metterne a punto altri altri due milioni da consegnare gratuitamente ai cittadini veneti.
“Riteniamo doveroso dare un nuovo contributo al nostro territorio”, ha affermato Fabio Franceschi, titolare di Grafica Veneta, già nota per le stampe italiane della saga di Harry Potter.
Fabio Franceschi, titolare Grafica Veneta
Era stato lo stesso presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, a presentare, un paio di settimane fa, l’iniziativa della tipografia, definendola “la soluzione alla veneta per un problema cruciale in tutta Italia” e ringraziando il titolare Franceschi per la capacità con la quale è stato in grado di riconvertire, in tempo record, parte della produzione.
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Da Harry Potter alle mascherine
Partite da Grafica Veneta, tramite la Protezione Civile, sono 4 milioni, in totale, la mascherine recapitate gratuitamente ai cittadini veneti dalla seconda metà del mese di marzo, grazie anche alla collaborazione delle associazioni di volontariato che operano a livello locale.
“Questi dispositivi di protezione individuale non sono classificabili come chirurgici, ovvero non possono essere destinati a coloro che lavorano negli ospedali perché non hanno ancora superato i test per questo tipo di validazione – spiegano dall’azienda – Vengono prodotti con un tessuto-non tessuto, sono morbidi, resistenti all’umidità e prevedono un’elevata capacità di barriera, oltre a risultare facili da indossare anche per gli anziani”.
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“Li abbiamo pensati per proteggersi quando si va a fare la spesa e durante le piccole attività quotidiane, al fine di sgravare sul sistema sanitario, già in estrema difficoltà. Per fortuna, le nostre macchine sono in grado di stampare anche questo tipo di dispositivi che, in realtà, si possono definire più adeguatamente schermi protettivi e sono disinfettabili e riutilizzabili“. Per raggiungere questo risultato, la tipografia, nel corso della sperimentazione, ha prodotto circa 500.000 dispositivi di protezione, che sono poi stati eliminati.
La riconversione di Grafica Veneta
Nel frattempo, Grafica Veneta, che, a cose normali, conta 500 addetti all’attivo, ha riconvertito parte della sua produzione. “Al momento, lavorano alla fabbricazione degli schermi di protezione individuale circa 100 dipendenti, su turni, 24 ore al giorno. All’interno dell’azienda si rispettano tutte le disposizioni di distanziamento previste dall’attuale normativa vigente per controllare il contagio da Covid-19. C’è stato qualcuno tra i nostri dipendenti che non si è sentito bene nei giorni scorsi ed è rimasto a casa”, riferiscono da Grafica Veneta.
Ma non è solo il Veneto ad avere bisogno, in questa pandemia globale, di dispositivi di sicurezza. “Sono molti i nostri clienti che, anche dall’Estero, ci contattano per avere i dispositivi di protezione. Una volta che questa emergenza sanitaria sarà finita nel nostro Paese, valuteremo se riusciremo a soddisfare le ulteriori richieste. Per adesso, prima di tutto, vogliamo rispondere alle esigenze della nostra regione“, concludono dall’azienda.