Luis de Guindos lo ha dichiarato alla stampa spagnola. Continua la battaglia politica per la mutualizzazione del rischio
«Sono a favore dei coronabond», ha detto il vicepresidente della BCE, Luis de Guindos, alla radio spagnola Cope come riferisce l’ANSA. La dichiarazione acquista una notevole importanza visto che il numero due di Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea, calpesta uno dei terreni più fragili per la solidarietà nel vecchio continente. E lo fa con parole inequivocabili. I coronabond, o eurobond, sono dei titoli di debito che, soltanto per l’emergenza in corso, potrebbero servire alla cosiddetta mutualizzazione del rischio. Ostili a questi strumenti si sono già espressi paesi come Germania e Olanda. Secondo de Guindos, vicepresidente della BCE già ai tempi di Mario Draghi, la crisi attuale dovuta alla pandemia «è completamente diversa» rispetto a quella del 2008.
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Luis de Guindos, vicepresidente della Banca Centrale Europea
Coronabond: l’ultima battaglia
L’Unione Europea, o meglio, i governi dei Paesi membri si sono dati ancora poche settimane di tempo per stabilire quale dovrà essere la risposta finanziaria ed economia all’emergenza coronavirus. Pochi giorni fa la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, aveva bollato i coronabond come propaganda in un’intervista alla stampa tedesca. Immediata la risposta del Governo italiano, tra i primi sostenitori di questi strumenti di condivisione del rischio, con il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che ha tuonato: «parole sbagliate».
Il premier italiano Giuseppe Conte e la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen
© Palazzo Chigi
Ora che il numero due della BCE, Luis de Guindos, si è esposto con queste parole di sostegno ai coronabond ai microfoni della stampa spagnola – il paese guidato da Pedro Sanchez è al fianco di Roma in questa battaglia politica – bisognerà capire se basterà a far cambiare idea ad Angela Merkel. Ma la Germania non è un blocco unico contro la solidarietà economica davvero comune: il leader dei Verdi tedeschi, Robert Habeck, ha preso una posizione contraria alla Cancelliera: «Dobbiamo aiutare l’Italia». Nell’ultimo mese le istituzioni comunitarie come Parlamento Europeo, Commissione Europea e Banca Centrale Europea hanno comunque approvato misure contro l’emergenza. Francoforte, ad esempio, ha annunciato un piano di acquisto di titoli di stato per 750 miliardi di euro. Tanto, ma non sufficiente secondo l’Italia e il fronte che chiede una vera svolta nella solidarietà.