La presidente della Banca centrale europea avrebbe avvertito i leader dell’Eurogruppo di quanto rischia di costare la quarantena estesa ai prossimi tre mesi
In una mattinata già intensa per i mercati del Vecchio continente con i titoli di Stato di diversi Paesi finiti nuovamente nel mirino degli speculatori, torna a risuonare l’eco delle parole di Christine Lagarde, la numero 1 della Banca centrale europea. L’ultima dichiarazione della presidente della BCE, “Non siamo qui per il calo dello spread“, venerdì 13 marzo ci è costata 68 miliardi andati in fumo e la stimmate del -17% sul tabellone di Piazza Affari.
Christine Lagarde
© Christine Lagarde Twitter
Cosa ha detto Lagarde
Secondo quanto riporta la Frankfurter Allgemeine (Faz), la presidente della BCE, Christine Lagarde, durante una videoconferenza emergenziale con i capi di Stato europei, li avrebbe avvertiti della pericolosità di un periodo di quarantena eccessivamente lungo.
Leggi anche: Mattarella sferza Lagarde: “Ci aspettiamo solidarietà, non ostacoli”
In particolare, Lagarde avrebbe detto che se il lock down degli Stati membri dovesse protrarsi per tre mesi, l’economia dell’eurozona potrebbe accusare un drammatico calo del 5%. La notizia, arrivata alla stampa, rischia di diffondere ulteriore panico sui mercati.
Borse sempre in rosso
Prosegue la giornata burrascosa delle Borse. Nel primo pomeriggio, a Milano, il FTSE Mib segna il -2,70% ma lo spread, che in mattinata aveva toccato i 320 punti, ha ripiegato attorno a quota 280. Situazione più pesante per Francoforte a -4,90 punti percentuale e Londra a -3,97. Milano tiene meglio perché da oggi e per i prossimi tre mesi Consob ha deciso di vietare le vendite allo scoperto sui titoli dell’intero paniere.
Leggi anche: Conte chiede all’Europa i Coronavirus bond
Vietata ogni forma di operazione speculativa ribassista, anche effettuata tramite derivati o altri strumenti finanziari e le operazioni ribassiste intraday. Il divieto durerà tre mesi e riguarderà l’intero paniere. Un analogo stop è stato decretato anche a Parigi, dall’Amf, l’Autorità di Borsa francese, anche se non sta sortendo particolari benefici. Negli USA, Wall Street è partita inciampando e segna -5,33%. Non sono servite a rassicurare gli investitori né l’annuncio che si sta valutando se aprire la Borsa statunitense solo a orari ridotti né il ventilato piano di stimoli all’economia americana da 1.200 miliardi di dollari.