Il blocco durerà un mese. Diversi stati stanno adottando le misure per bloccare i confini e contrastare il coronavirus
L’annuncio è arrivato nella notte italiana dallo Studio Ovale: il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha comunicato lo stop ai voli dall’Europa verso gli USA per un mese. L’emergenza coronavirus ha convinto anche il Capo della Casa Bianca che, negli ultimi giorni, aveva minimizzato l’emergenza (ma non è stato certo l’unico a livello globale). Poche ore fa l’Italia è stato il primo paese al mondo ad aver preso la decisione più drastica contro il Covid 19: chiudere gran parte delle attività commerciali, aziende e spingere le persone a restare in casa: un intero paese chiuso e in isolamento.
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Trump: il commercio non sarà toccato
Come ha spiegato in un tweet, Donald Trump ha voluto rassicurare la popolazione che il commercio non sarà influenzato negativamente dal blocco dei voli dall’Europa verso gli Stati Uniti. Ottimismo che, probabilmente, non tutti condivideranno: i mercati percepiscono che il rischio depressione globale è più probabile ogni giorno che passa.
Hoping to get the payroll tax cut approved by both Republicans and Democrats, and please remember, very important for all countries & businesses to know that trade will in no way be affected by the 30-day restriction on travel from Europe. The restriction stops people not goods.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) March 12, 2020
E gli altri paesi?
In queste ore la Slovenia ha chiuso i confini con l’Italia: i primi blocchi sarebbero stati a Gorizia, dove la città – in un drammatico ricorso storico – è tornata a esser divisa in due come scrive Il Gazzettino. Negli ultimi giorni, spiega sempre la stampa locale, erano diversi i casi di connazionali che sono andati a rifornirsi oltre confine e, nonostante il blocco di poche ore fa per limitare il contagio, pare che alcuni goriziani abbiano deciso di scavalcare le transenne per recarsi in un bar.
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L’Austria è stato il primo paese ad adottare misure drastiche nei confronti dell’Italia. I controlli al Brennero hanno provocato decine di chilometri di coda lungo l’autostrada. Nella giornata di ieri, dei 7mila mezzi pesanti che hanno preso la strada verso l’Austria, soltanto 2mila sono riusciti a uscire dall’Italia (a riferirlo è la stampa locale). Situazione analoga anche per la Svizzera, con il Consiglio Federale che ha deciso di attivare 83 posti di controllo perché si rispettino le decisioni anti-contagio.
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L’Ungheria ha da poco annunciato lo stato d’emergenza: sono vietati gli ingressi dall’Italia, dalla Cina e dalla Corea del Sud. Il paese governato da Victor Orban non sta ancora affrontando numeri elevati di contagi, ma deve fare i conti con un sistema sanitario che potrebbe non reggere un’escalation.