Smart&Start, un piano del Ministero dello Sviluppo Economico che mette a disposizione 90 milioni di Euro di risorse per finanziare i piani d’impresa su Economia Digitale, Intelligenza Artificiale, Blockchain e Internet of things che hanno un importo compreso tra i 100 mila euro e 1,5 milioni di euro con l’obiettivo. Vale anche per le startup straniere che intendono aprire una sede in Italia
Se c’è una fase durissima nel nostro Paese è quella di raccogliere i soldi per partire, possono essere anche solo 100.000 Euro ma fanno la differenza tra avere un’idea e provare a realizzarla, costruire un prototipo, un MVP (una versione minima del prodotto) iniziare a testarlo sul mercato per vedere se arrivano i clienti (una traction) e quindi passare alla fase successiva.
Va in questa direzione Smart&Start, un piano del Ministero dello Sviluppo Economico che mette a disposizione 90 milioni di Euro di risorse per finanziare i piani d’impresa che hanno un importo compreso tra i 100 mila euro e 1,5 milioni di euro con l’obiettivo.
“L’obiettivo è quello di sostenere la nascita e lo sviluppo, su tutto il territorio nazionale, di startup innovative. Questi piani d’impresa potranno essere realizzati anche in collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa” è il commento del Ministro Stefano Patuanelli.
Sulla base del decreto ministeriale del 30 agosto 2019 ci sarà una semplificazione dei criteri di valutazione e di rendicontazione, l’introduzione di nuove premialità, l’incremento del finanziamento agevolato fino al 90%, un fondo perduto fino al 30% per le imprese del Sud e un periodo di ammortamento fino a 10 anni. A partire dal 20 gennaio 2020 le domande con i nuovi criteri per la richiesta dell’agevolazione potranno essere inviate direttamente a Invitalia da questo indirizzo https://bit.ly/38NjSix
A chi si rivolge
La misura agevolativa è riservata alle startup innovative, localizzate su tutto il territorio nazionale, iscritte nell’apposita sezione speciale del registro imprese e in possesso dei requisiti di cui all’articolo 25 del decreto-legge n. 179/2012. Le startup devono essere costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda e devono essere classificabili di piccola dimensione.
Possono presentare domanda di agevolazione anche le persone fisiche che intendono costituire una startup innovativa. In tal caso, la costituzione della società deve intervenire entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
Possono ottenere le agevolazioni Smart&Start Italia anche le imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede operativa sul territorio italiano.
Economia Digitale, Intelligenza Artificiale, Blockchain e Internet of things
Sono ammissibili alle agevolazioni i piani di impresa aventi ad oggetto la produzione di beni e l’erogazione di servizi che presentano almeno una delle seguenti caratteristiche:
- significativo contenuto tecnologico e innovativo, ovvero;
- sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things, ovvero;
- valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca).
I piani d’impresa possono essere realizzati anche in collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa, Digital Innovation Hub.
Cosa si può finanziare?
Smart&Start Italia finanzia piani d’impresa, di importo compreso tra 100 mila euro e 1,5 milioni di euro, comprendenti le seguenti categorie di spese:
- immobilizzazioni materiali quali impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa;
- immobilizzazioni immateriali necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, quali brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
- servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa, direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa (progettazione, sviluppo, personalizzazione e collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche, servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa e quelli relativi al marketing ed al web-marketing, costi connessi alle collaborazioni instaurate con organismi di ricerca ai fini della realizzazione del piano d’impresa);
- personale dipendente e collaboratori a qualsiasi titolo aventi i requisiti indicati all’articolo 25, comma 2, lettera h), numero 2), del decreto-legge n. 179/2012, nella misura in cui sono impiegati funzionalmente nella realizzazione del piano d’impresa.
Nei limiti del 20% delle predette spese è altresì ammissibile a contribuzione un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante connesse al sostenimento di spese per materie prime, servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa (ivi compresi quelli di hosting e di housing) e godimento di beni di terzi.
I piani di impresa devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono essere conclusi entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
Le agevolazioni
Le startup richiedenti possono beneficiare delle seguenti agevolazioni:
- finanziamento agevolato, senza interessi, per un importo pari all’80% delle spese ammissibili; l’importo del finanziamento è elevabile al 90% nel caso in cui la startup sia interamente costituita da donne e/o da giovani di età non superiore a 35 anni, oppure preveda la presenza di almeno un esperto con titolo di dottore di ricerca (o equivalente) conseguito da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio.
Il finanziamento ha durata massima di 10 anni.
Per le startup innovative con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, il predetto finanziamento è restituito in misura parziale, per un ammontare pari al 70% dell’importo di finanziamento agevolato concesso per le spese del piano di impresa. - servizi di tutoraggio: le sole startup innovative costituite da non più di 12 mesi possono usufruire di servizi di tutoraggio tecnico-gestionale identificati in base alle caratteristiche delle startup. Il valore dei predetti servizi è pari a 15.000 euro per le startup localizzate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e a 7.500 euro per le startup localizzate nel restante territorio nazionale.
Come funziona
Soggetto gestore dell’intervento è Invitalia S.p.A., alla quale sono affidati gli adempimenti tecnici e amministrativi riguardanti l’istruttoria delle domande, la concessione e l’erogazione delle agevolazioni e l’effettuazione di monitoraggi, ispezioni e controlli.
L’istruttoria dei piani d’impresa è effettuata sulla base dei seguenti criteri di valutazione, dettagliati nell’ambito della circolare n. 439196 del 16 dicembre 2019:
- adeguatezza delle competenze tecniche, organizzative e gestionali richieste dall’attività imprenditoriale;
- carattere innovativo dell’idea alla base del piano di impresa, in riferimento alla introduzione di un nuovo prodotto e/o servizio, ovvero di nuove soluzioni organizzative o produttive;
- sostenibilità economica e finanziaria dell’iniziativa, anche tenuto conto delle prospettive del mercato di riferimento al quale l’impresa proponente rivolge la propria offerta, ovvero del potenziale nuovo mercato individuato;
- fattibilità tecnologica ed operativa del piano d’impresa.
Nell’ambito delle verifiche istruttorie è attribuita, tra le altre, una premialità alle startup che prevedono forme di collaborazione con Organismi di ricerca e incubatori e acceleratori di impresa (ivi compresi i Digital Innovation Hub) e alle startup già operanti nelle Regioni del Centro-Nord da almeno 12 mesi che promuovono la realizzazione di un piano d’impresa localizzato nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Sull’ammissione alle agevolazioni delle startup che intendono realizzare programmi di investimento aventi ad oggetto lo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things e/o finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata, delibera il Comitato tecnico già istituito composto da Marco Cantamessa, Paolo Cellini, Cosimo Palmisano, Michele Costabile, Andrea Gumina, Giorgio Di Stefano, Paolo Anselmo e Alessandra Bechi.
Come presentare la domanda
Le domande possono essere presentate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione sul sito internet https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/smartstart-italia/modulistica, secondo le modalità e gli schemi ivi indicati.
L’accesso alle agevolazioni è subordinato alla stipula di un contratto di finanziamento tra il Soggetto gestore e l’impresa beneficiaria.
L’erogazione delle agevolazioni per stato di avanzamento può avvenire sulla base di fatture quietanzate e non quietanzate. In caso di fatture non quietanzate (nei limiti, comunque, del 30% delle spese ammesse alle agevolazioni) il pagamento delle stesse dovrà essere dimostrato al successivo stato avanzamento lavori, fatta salva la facoltà del Soggetto gestore di richiedere la documentazione attestante l’avvenuto pagamento dei titoli di spesa decorsi sei mesi dalla richiesta di erogazione dello stato avanzamento lavori ed in assenza di ulteriori richieste di erogazione.
FAQ
Le domande frequenti sulla disciplina relativa a Smart&Start Italia sono consultabili nella sezione dedicata del sito www.smartstart.invitalia.it.
Tutte le normative da conoscere e i contatti di Invitalia
Normativa nazionale
- Circolare n. 439196 del 16 dicembre 2019
- Testo coordinato del Decreto ministeriale 24 settembre 2014 (pdf)
- Decreto ministeriale 30 agosto 2019
- Articolo 29, commi 3 e 4, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 (pdf)
Normativa comunitaria