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Accelerata a Le Village by Crédit Agricole, dal sito si possono prenotare pernottamenti, degustazioni ed esperienze uniche in vigna
Vino, relax e allegria. A volte staccare la spina è necessario. Per gli amanti del mondo enologico una degustazione all’interno di alcune tra le cantine più rinomate d’Italia è sempre un’ottima idea.
Divinea, startup innovativa nata da due giovani ingegneri appassionati di vino, Matteo Ranghetti (CEO) e Filippo Galanti (CBO), tramite il proprio portale online propone esperienze ed eventi organizzati da alcune eccellenze enologiche italiane.
“Ad oggi vantiamo una settantina di cantine in tutta Italia e stiamo lavorando intensamente per dare visibilità a tutte le zone vitivinicole, anche attraverso accordi con enti locali, come quello che stiamo avviando con le Strade del Vino e il Consorzio Vini della Valtellina”, afferma il CEO Matteo Ranghetti.
Da giugno, la giovane startup, costituita come società a maggio, è presente nello spazio milanese di Le Village, dove ogni giorno cresce l’ecosistema che ruota attorno alle nuove realtà imprenditoriali.
Divinea: il portale online delle eccellenze enologiche
Degustazioni e non solo. Dalla piattaforma di Divinea, che nel 2020 comparirà anche su Play Store e IOS come app mobile, si possono prenotare una serie di esperienze da condividere anche con gli amici o la famiglia.
“Oltre alle classiche degustazioni, dal nostro sito si possono anche prenotare esperienze più esclusive come pic-nic in vigna; vinoterapia; gite a cavallo e in auto d’epoca; trekking e biking; vino & yoga, che al momento è molto in voga; e la stessa vendemmia esperienziale”, afferma il CEO.
Attualmente, sono 350 le esperienze che Divinea mette a disposizione dei suoi utenti. Ce ne sono un po’ per tutti i gusti, anche per i più temerari, che vogliono godersi il panorama dall’alto, con un tour del territorio in elicottero o lanciandosi nel cosiddetto “volo dell’angelo”.
Inoltre, è anche possibile partecipare ad eventi in vigna: occasioni speciali che capitano di rado, come cene a tema o aperitivi in musica.
“Offriamo alle cantine due possibilità: – spiega Matteo – la prima è quella di avere visibilità e gestire le prenotazioni interamente sul nostro portale; la seconda riguarda le gestione, a livello tecnologico, delle prenotazioni dal sito web della singola cantina. Seguiamo in prima persona le varie fasi: dalla definizione e creazione dei contenuti testuali e multimediali alla valutazione di eventuali collaborazioni con le singole strutture turistiche del territorio, ricettive e non solo (hotel, b&b, camping, enoteche). In questo modo, puntiamo a favorire la promozione e la crescita di tutto il territorio geografico”.
Mission e trend nel settore enologico
“Il nostro obiettivo è portare le persone all’interno delle cantine e dar loro modo di vivere a pieno l’esperienza enoturistica, rendendole quanto più accessibili a tutti – afferma Matteo – Stiamo portando in Italia una trasformazione digitale nel settore enoturistico, già più affermata in altri Paesi d’Europa e del mondo. Per questo, la nostra piattaforma si propone come veicolo per dare visibilità anche a realtà medio-piccole di eccellenza nel settore. Puntiamo ad arrivare a 100 cantine entro fine anno”.
Il mercato dell’enoturismo, in Italia, vale 2 miliardi e mezzo di euro l’anno, per un totale di 14 milioni di accessi (secondo il Rapporto 2019 sul Turismo del Vino in Italia), e sono tante le realtà che rischiano di rimanere indietro perché non sono presenti – o lo sono in maniera ridotta – nel mondo web. “Oltre alle regioni già consolidate dal punto di vista enoturistico, stiamo investendo laddove il mercato legato al turismo del vino può crescere; un potenziale spesso inespresso che vogliamo portare alla luce dei tanti turisti che vogliono farne esperienza – rivela il CEO – Sui social scriviamo in inglese perché la maggior parte del nostro pubblico è straniero. Gli utenti della piattaforma, infatti, sono per lo più turisti nordeuropei, che preferiscono mete del Nord Italia come Piemonte, Lombardia e Veneto, e americani, che si recano più frequentemente in Toscana, Puglia e Sicilia”.
Obiettivi futuri
“In futuro vorremmo diventare un punto di riferimento tecnologico del settore, affermandoci come software-as-a-service per le cantine”, rivela Matteo.
Oltre ad organizzare occasionali attività di consulenza con i gestori del settore, la maggior parte del fatturato di Divinea proviene dalle commissioni sulle transazioni gestite.
“Abbiamo l’ambizione di estendere il servizio anche al settore gastronomico e, successivamente, puntiamo anche al coinvolgimento di realtà enologiche straniere; in primis francesi – sostiene Matteo – La collaborazione con Le Village by Crédit Agricole è, in quest’ottica, una grande opportunità”.