8 startup si sono contese il premio da 20mila euro a cui si sono aggiunti 5mila dollari di Google Cloud Platform e la possibilità di partecipare alla finale internazionale di Madrid. Tra i progetti più interessanti spicca quello di un microchip per la diagnosi veloce della malaria
Prevenire i terremoti non è possibile, ma questa non è certo una novità. E’ però possibile cercare di lavorare in anticipo sul territorio e sugli edifici a rischio per proteggerli delle scosse. E’ questa la missione che si propone la startup nata al Politecnico di Milano e che ha vinto la tappa italiana di everis Awards. La startup ora potrà contare su un budget di 20mila euro per far crescere il proprio progetto e cominciare a pensare di portarlo dalla fase di prototipo a quella di effettiva sperimentazione sul campo.
ISAAC, questo il nome della startup vincitrice, ha infatti progettato un dispositivo che è in grado di diminuire l’oscillazione di un edificio in caso di scossa di terremoto. “Il dispositivo – come spiega Alberto Bussini, 25 anni CEO della startup – è pensato per tutti gli edifici costruiti prima degli anni 80, palazzi sia pubblici che privati che rischierebbero seri danni con una scossa di terremoto”. ISAAC-AMD è infatti un dispositivo attivo intelligente che richiede la semplice installazione nel solaio o sul tetto dell’edificio.
Una volta installato, il dispositivo è in grado di identificare autonomamente la struttura e di contrastarne il movimento durante l’evento sismico, riducendone le ampiezze di oscillazione, minimizzando così il rischio di crolli o danneggiamenti e garantendo il comfort e la sicurezza dei residenti. La sua efficacia è stata provata in laboratorio, ora si tratta di validarlo e riuscire a convincere i primi clienti ad applicarlo sul proprio palazzo. L’idea e la sua applicabilità è piaciuta ai giudici che hanno ritenuto di premiare la startup con 20 mila euro a fondo perduto e 5mila dollari da spendere in servizi della Google Cloud Platform e darle la possibilità di contendersi la super finale da 60mila euro a Madrid con progetti provenienti da team di tutta Europa
TMEK, per diagnosticare in fretta la malaria
Ma la finale italiana ha visto la presenza di altri progetti interessanti, molti di questi provenienti dal Politecnico di Milano che si conferma essere luogo privilegiato per lo sviluppo e la sperimentazione di idee che poi si trasformano in startup pronte per il mercato.
Tra le finaliste ha spiccato l’idea del professor Riccardo Bertacco, del Politecnico di Milano, che ha inventato TMEK, un nuovo test diagnostico rapido e a basso costo per la malaria basato sulle proprietà magnetiche dei globuli rossi (RBC) infetti e dei cristalli di emozoina (HC) prodotti dall’agente patogeno della malaria.
“Ogni anno solo in Africa muoiono quasi 450.000 persone di malaria, malattia che sarebbe facilmente curabile se diagnosticata in tempo.- ha spiegato il professore – TMek è un test diagnostico veloce e facile da utilizzare sul campo. Lo abbiamo dimostrato passando un mese in Camerun a sperimentarlo in ospedale”.
Salviamo gli allevamenti dagli antibiotici iniziando dalle api
Altra finalista da mezionare è 3BEE che ha sviluppato HIVE-TECH, un IoT data-driven Decision Support System basato su Algoritmi di AI in grado di valutare il benessere degli animali per ridurre i trattamenti chimici. Obiettivo della startup è diminure la quantità di antibiotici utilizzati in allevamento partendo da quelli di api per poi passare anche a quelli di ovini i suini. Una bella rivoluzione portata avanti da un team giovane e molto preparato che sta già portando risultati concreti in termini di fatturato e applicazione del sistema.
Le altre realtà finaliste sono state:
E-Gap, il primo servizio di ricarica mobile per veicoli elettrici. Un’APP geolocalizza la posizione del veicolo da ricaricare ed entro 90 minuti viene fornita la ricarica mediante uno dei van della flotta di E-GAP.
PROMETHEUS, che ha sviluppato EMATIK, una soluzione progettata per la cura delle ferite cutanee, in grado di realizzare una seconda pelle per una completa rigenerazione della ferita senza comparsa di cicatrici.
INNOVACARBON, propone un filtro innovativo basato su nanomateriali come mezzi adsorbenti per depurare acque di scarico industriali e bonificare siti contaminati da idrocarburi.
FILIPARI, che ha sviluppato VEROMARMO, un microfilm indossabile contenente polvere di marmo che può essere combinato a diverse tipologie di tessuto.
MOI, che ha brevettato un processo di additive manufacturing in grado di stampare in 3D oggetti ad elevate prestazioni in materiale composito a fibra continua.
Che cos’è everis
EVERIS è una multinazionale con headquarter in Spagna attiva nel Business Consulting, nella System Integration e nell’Outsourcing. Si avvale di oltre 21.000 professionisti in 16 paesi e il fatturato globale supera il miliardo di euro. Il modello everis è ben descritto dalla frase: “Siamo persone normali che fanno cose straordinarie”. I “valori everis” sono l’innovazione, l’eccellenza, la forte capacità imprenditoriale e, soprattutto, l’attenzione per le persone e per la loro crescita professionale. everis registra una crescita organica a due cifre dal 1996, anno della fondazione. In Italia ha un organico di oltre 800 professionisti tra le sedi di Roma e Milano. everis attribuisce grande valore alla responsabilità sociale: la Fondazione everis finanzia progetti di ricerca premiando ogni anno le migliori idee innovative con ricaduta sociale. everis fa parte della multinazionale giapponese NTTData, sesta azienda di IT nel ranking mondiale. Tutti gli uffici everis nel mondo continuano ad operare secondo il modello everis mantenendo l’esistente organizzazione con headquarter Corporate a Madrid.